La Campania è una terra meravigliosa che sa offrire tantissimo ai propri visitatori sia per la bellezza paesaggistica di cui dispone, che per i tanti monumenti di grande interesse dal punto di vista architettonico, storico ed artistico.
Una meta che certamente dovrebbe essere inserita nelle escursioni della provincia di Salerno, sono i templi di Paestum. Una zona meravigliosa nella quale si possono ammirare delle strutture risalenti all’epoca della Magna Grecia, in cui un po’ tutto il sud Italia, era influenzato dal punto di vista artistico e culturale dall’antica Grecia.
Il più affascinante Tempio presente a Paestum è certamente quello di Hera, che è anche il più antico. Una basilica costruita in pietra i cui lavori principeschi risalgono all’anno 560 avanti Cristo. Viene definita una basilica, in ragione del fatto che, nonostante i tanti studi effettuati, non si è ancora riuscito a capire in maniera inequivocabile la sua funzione, anche se si pensa che sia certamente un edificio di culto. Tra l’altro, grazie ad alcuni lavori realizzati recentemente, è stato possibile abbattere delle vere e proprie barriere architettoniche che non permettevano di visitare questo tempio nella sua parte interna.
Inoltre, in questa zona è presente anche il magnifico tempio dedicato ad Atena che veniva venerata quale dea dell’artigianato e della guerra. Si trova in un punto strategico in quanto posizionato nella zona più alta della città di Paestum, ma che permetteva di dominare l’intera vallata. Le colonne sono state decorate con un classico stile ionico.
Qui si può ammirare, inoltre, anche il tempio di Nettuno noto anche per essere il più grande dal punto di vista dell’estensione superficiale. Probabilmente, è anche il meglio conservato tant’è che si può visitare in maniera ottimale in tutte le sue zone. Secondo gli studiosi, risale al quinto secolo avanti Cristo, grossomodo nel periodo in cui ad Olimpia, in Grecia, veniva costruito un celeberrimo tempio di Zeus che, tuttavia, si è conservato in maniera meno ottimale nei secoli. Al suo interno mancano i muri del corpo interno ossia di quello che in gergo tecnico viene chiamata come cella. Questo è legato all’esigenza degli abitanti, durante il periodo medievale, di utilizzare queste grosse pietre per costruire fortificazioni che permettevano di proteggere da possibile assalti da parte di eserciti nemici. È possibile, comunque, vedere chiaramente la struttura interna del tempio che prevedeva una divisione in tre navate con due colonnati a due piani ovviamente sovrapposti l’uno sull’altro. Per quanto riguarda i tetti, come avvenuto per altri templi, anche questo prevede l’utilizzo di una struttura in legno appositamente ideata e realizzata.